STORIE DI MAGHI DEL BUON TEMPO ANTICO

Si alzò il principe Khephren per parlare e disse: « Voglio raccontare alla Maestà tua un prodigio che avvenne nel tempo di tuo padre il re Nebka, quando egli andò al tempio di Ptah in Menfi . Dunque, quando la Maestà sua andò a Menfi, si recò anche a far visita all’ arcimago Ubaoner. (Ora questo Ubaoner aveva una moglie che aveva una relazione con un cittadino e che si manteneva in contatto con lui attraverso una cameriera. Ella gli aveva mandato un pacco pieno di vestiti come dono, ed egli era venuto insieme con la cameriera).
« Passati che furono molti giorni - ora v'era un padiglione di piacere sul lago di Ubaoner-, il cittadino disse alla moglie di Ubaoner: " Dunque c'è un padiglione di piacere sul lago di Ubaoner. Vedi, noi ci tratterremo là ". E la moglie di Ubaoner mandò alla casa del cameriere capo che aveva cura del lago, per dirgli: " Fa preparare il padiglione di piacere che è nel lago ". Indi vi andò e vi trascorse il giorno con il cittadino, fino al tramonto del sole. Ora, quando scese la sera, egli usci e scese nel lago e la cameriera lo assistette come aiutante nel bagno. Quando la luce si levò sulla terra e il giorno se
guente fu venuto, il cameriere capo andò a riferire la faccenda al suo padrone. E Ubanoer disse: " Vammi a prendere il mio... di ebano e d'oro " , con tale oggetto egli fece un coccodrillo di cera lungo sei spanne. Recitò sopra di esso un incantesimo, dicendo: " Chiunque viene a bagnarsi nel mio lago, afferralo! ". E lo diede al cameriere capo e gli disse: " Quando il cittadino scende nel lago secondo la sua abitudine quotidiana. getta il coccodrillo nell'acqua dietro di lui ". Allora il cameriere capo se ne andò per la sua strada e portò con sé il coccodrillo di cera.
« E la moglie di Ubaoner mandò a casa del cameriere capo che era incaricato del lago, dicendo: " Fa preparare il padiglione di piacere che è nel lago. Va, perché intendo venirmene a stare là ". E il padiglione fu preparato con ogni specie di bene. Esse, quindi, vennero a trascorrere una giornata di godimento con il cittadino.
« Ora, quando fu sera, il cittadino, come soleva ogni giorno, venne. E il cameriere capo gettò il coccodrillo di cera dietro di lui nell'acqua, ed esso divenne un coccodrillo di sette cubiti, e afferrò il cittadino. Intanto Ubaoner tardava da sette giorni ad essere ricevuto dal re Nebka, mentre il cittadino restava nell'acqua senza respiro. Ora, quando furono passati i sette giorni, il re Nebka venne e I'arcimago Ubaoner si presentò a lui. E Ubaoner disse: " Venga la Maestà tua a vedere quale prodigio si è verificato sotto il regno della Maestà tua ". Il re andò con lui, e Ubaoner chiamò il coccodrillo dicendogli: " Porta qui il cittadino ". Il coccodrillo venne, portando il cittadino. E allora la Maestà del Re Nebka disse: " Ma questo coccodrillo è spaventoso ". Così Ubaoner si immerse e lo afferrò, ed esso divenne, in mano sua. un coccodrillo di cera.
« Allora 1'arcimago Ubaoner riferì alla Maestà del re Nebka ciò che il cittadino aveva fatto nella sua casa con sua moglie. E la Maestà sua disse al coccodrillo: " Prenditi ciò che ti appartiene! ". Allora il coccodrillo si immerse nelle profondità del lago, e nessuno seppe il posto in cui aveva trascinato (il cittadino).
« E la Maestà del re Nebka comandò che la moglie di Ubaoner fosse portata al campo che è al nord della Residenza, e la fece porre sul rogo e le sue ceneri furono gettate nel fiume.
« Ecco, questo è un prodigio che capitò nel tempo di tuo padre Nebka, una delle imprese dell'arcimago Ubaoner ».
E la Maestà del Re Kheope disse: « Siano offerte al re Nebka mille pezzi di pane, cento giare di birra, un bue, e due misure di incenso, e all'arcimago Ubaoner siano dati una torta, una giara di birra, un pezzo grande di pesce, e una misura di incenso, poiché ho avuto modo di vedere un esempio della sua saggezza ». E fu fatto come la Maestà sua aveva comandato.
Si alzò allora a parlare il principe Baufre e disse:
« Riferisco alla Maestà tua di un prodigio che accadde al tempo di tuo padre Snefru, una delle imprese dell'arcimago Zazamonkh.
« Un giorno il re Snefru' era triste. Riunì perciò i dignatari del Palazzo perché gli trovassero una distrazione, ma non riuscì a trovarne alcuna. Disse allora: " Andate a prendermi l'arcimago, lo scriba del libro, Zazamonkh ". E questi fu portato in sua presenza subito. E la Maestà sua gli disse: " Avevo riunito i dignatari del Palazzo perché mi trovassero una distrazione, ma non sono riuscito a trovarne alcuna ". E Zazamonkh gli rispose: " Voglia la Maestà tua portarsi sol-tanto al lago della Grande Casa! Fatti equipaggiare una barca con le damigelle più attraenti degli appartamenti interni del tuo palazzo. Allora la Maestà tua si divertirà, quando vedrai come esse vogano avanti e indietro. Indi, quando vedrai i posti di nidificazione del tuo lago e vedrai le sue distese e le sue piacevoli rive, il tuo cuore se ne divertirà ". La Maestà sua gli disse: " Lo farò. Tornatene a casa tua, mentre io me ne vado in barca. Fammi portare venti pagaie di ebano intarsiate d'oro, e le loro impugnature siano di legno sebek intarsiato di oro fine. Fammi portare venti donne fra quelle che hanno membra più belle, e con petti splendidi e chiome intrecciate, tali che non abbiano ancora partorito figli, e inoltre fammi portare venti reti, e dà tali reti a queste donne invece dei loro abiti ". E fu fatto secondo quanto la Maestà sua aveva disposto. E quelle remavano avanti e indietro, e il cuore della Maestà sua era contento, quando osservava come remavano.
« Ora ad una che guidava la fila si impigliarono le trecce, e un orecchino a forma di pesce di malachite nuova cadde nell’ acqua. Ed ella tacque e cessò dal remare, e la sua fila tacque (dal canto) e cessò di remare. Allora la Maestà sua disse: " Ma voi non avete voglia di remare? ". Ed esse risposero: " La capofila tace e non rema ". E la Maestà sua le disse: " Perché non remi? ". Ed ella rispose: " È perché l'orecchino a forma di pesce in malachite nuova mi è caduto nell'acqua ". Egli gliene fece portare un altro e disse: " Ti do questo al posto di quello ". Ed ella rispose: " Desiderei avere il mio proprio, piuttosto che uno simile ".
« Allora la Maestà sua disse: " Andate e portatemi 1'arcimago Zaza-monkh ". Ed egli fu immediatamente portato. E la Maestà sua disse: " Zazamonkh, fratello mio, ho fatto come avevi detto, e il cuore della mia Maestà si è rallegrato quando ho visto come remavano. Ma un orecchino a forma di pesce in malachite nuova che apparteneva a questa capo-fila, è caduto nell'acqua, e così ella ha rovinato la sua fila. E io le ho chiesto: " Perché non remi?". Ed ella mi rispose: " È Perché un orecchino a forma di pesce in malachite nuova è caduto nell'acqua ". E io le dissi: " Suvvia, rema, ch'io te lo faccio sostituire ". Ed ella replicò " Desidererei avere il mio proprio, piuttosto che uno simile ".
« Allora l'arcimago Zazamonkh pronunziò la sua formula di magia, e piegò un lato delle acque del lago sull'altro, e trovò l'orecchino su un coccio di vaso. Lo prese e lo consegnò alla sua proprietaria. Le acque, poi, erano profonde dodici cubiti nel mezzo, e raggiunsero ventiquattro cubiti quando furono ripiegate su se stesse. Indi egli pronunziò la sua formula di magia e le acque del lago tornarono al loro posto.
« E la Maestà sua trascorse in festa tutto il giorno e ricompensò l'arcimago Zazamonkh con ogni cosa buona.
« Ecco, questo è un prodigio che accadde nel tempo di tuo padre il re Snefru, una delle imprese dell'arcimago, lo scriba del libro, Za-zamonkh ».
E la Maestà del re Kheope disse: « Siano offerti alla Maestà del re Snefru mille pezzi di pane, cento giare di birra, un bue e due misure di incenso, e siano dati all'arcimago, allo scriba del libro, Zazamonkh una torta, una giara di birra e una misura di incenso, poiché ho visto un esempio della sua saggezza». E fu fatto come la Maestà sua aveva comandato.
Si alzò il principe Hardedef per parlare e disse: «Fino ad ora hai ascoltato soltanto esempi di ciò che sanno essere avvenuto prima di noi, e non si distingue il vero dal falso. Ma anche nel tuo tempo vi è un mago ». Allora la Maestà sua disse: « Chi è, Hardedef, figlio mio? ». E il principe Hardedef disse: « Vi è un cittadino, di nome Dedi, e abita in Dedsnefru ". E un uomo di 110 anni, e ancora fino ad oggi egli mangia cinquecento pezzi di pane, una coscia di bue come carne, e beve cento giare di birra. Egli sa come riattaccare una testa che è stata tagliata, e sa come farsi seguire da un leone, con il suo guinzaglio penzoloni a terra. Sa il numero dei chiavistelli del santuario di Thot » . Ora la maestà del re Kheope continuava a cercare per sé i chiavistelli del santuario di Thot, per farne una coppia per il suo Orizzonte .
Allora la Maestà sua disse: « Tu stesso, Hardedef, figlio mio, mi porterai costui » . E si prepararono barche per il principe Hardedef ed egli salpò sul fiume per Dedsnefru. Quando le barche toccarono la sponda, egli incominciò a viaggiare per la terraferma, e sedette in una portantina di ebano, le cui assi erano di legno sesenem ricoperto di oro.
E quando giunse da Dedi, la portantina fu posta a terra. Ed egli si alzò per salutare (il mago) e lo trovò steso su una stuoia sulla soglia della sua casa, e un servo reggeva la testa di lui e la carezzava per lui, e un altro servo stava ungendo i suoi piedi.
E il principe Hardedef disse: « La tua condizione è come quella di chi vive prima di essere divenuto vecchio e prima di aver raggiunto un'età avanzata, il luogo del decesso, il luogo dell'avvolgimento con bende, il luogo del seppellimento. Sei ancora come chi dorme di giorno, libero da malattie, senza essere divenuto vecchio in modo ripugnante. Omaggi a te, o degno di reverenza! Sono venuto qui da te a convocarti con un messaggio da parte di mio padre Kheope, perché tu possa venire a mangiare le leccornie che il re ti dà, le provvigioni di quelli che sono a suo servizio, affinché egli possa farti vivere fino a un tempo giusto per portarti ai tuoi padri, che sono nel regno dei morti ». Dedi disse: « Pace a te, pace a te. Hardedef, fìglio del re, diletto di suo padre! Che tuo padre Kheope ti compensi! Che avanzi il tuo rango fra gli anziani! Che il tuo Ka possa prevalere sui tuoi avversari! Che la tua anima conosca la via che guida al portale di Cului-che-nasconde-la-Debolezza! Omaggi a te, figlio del re! » .
E il principe Hardedef tese le mani verso di lui e lo aiutò a sollevarsi, ed egli scese con lui alla riva, dandogli la mano. E Dedi disse: « Fammi dare una barca perché sopra di essa possano venire i miei discepoli con i miei libri». E due vascelli con le loro ciurme furono posti ai suoi ordini, ma Dedi viaggiò sulla corrente del fiume nella barca in cui era il principe Hardedef.
Ora, quando raggiunse la Residenza. il principe Hardedef entrò in essa per fare rapporto alla Maestà del re Kheope. E il principe Hardedef disse: « O re, signor mio, ho portato Dedi ». Rispose la Maestà sua: « Va e portamelo! » . Indi la Maestà sua entrò nella sala colonnata del Palazzo e Dedi fu portato in sua presenza. E la Maestà sua disse: « Come mai, Dedi, non ti ho visto prima d'ora? » . E Dedi disse: « Soltanto quegli che è convocato viene'. Il sovrano mi ha convocato, ed eccomi, sono venuto » . E la Maestà sua disse: « È vero ciò che si dice, che tu puoi riattaccare una testa che è stata tagliata? » . E Dedi disse: « Si, lo posso, o re, mio signorc! » . E la Maestà sua disse: « Fatemi portare dalla prigione un prigioniero, cui sia inflitta la sua punizione » . E Dedi disse: « Ma non un uomo, o re, mio signore! Ecco, non sarebbe meglio che si comandi di far ciò a un capo dell'augusto bestiame? » .
E fu portato in presenza di lui un'oca, e le fu tagliata la testa, c l'oca fu collocata sul lato occidentale della sala, e la sua testa sul cadere a terra la testa di esso. E Dedi disse la sua formula di magia, e allora l'oca si alzò e si mosse dondolandosi. e la sua testa fece pari-menti. Ora, quando una parte ebbe raggiunta l'altra, l'oca si tenne in piedi e prese a gridare. E gli fu portata un'anitra e fu fatto ad essa nello stesso modo. E la Maestà sua fece portargli un bue e si fece cadere a terra la testa di esso. E Dedi disse la sua formula di magia. e il bue si levò in piedi dietro di lui, mentre il guinzaglio penzolava a terra.
E il re Kheope disse: « Hanno detto che conosci il numero dei chiavistelli del santuario di Thot » . E Dedi disse: « Scusami, o re, mio signore. non ne conosco il numero, ma so il posto in cui essi sono » . E la Maestà sua disse: « Dove? ». E Dedi rispose: « Vi è uno scrigno di pietre nella camera chiamata l'Inventario in Heliopolis. Ecco, i chiavistelli sono nello scrigno » . E Dedi disse: « 0 re, mio signore, ecco, non sono io a portartelo ». E la Maestà sua disse: « Allora chi me lo porterà? » . E Dedi disse: « Il primo dei tuoi tre figli che sono nel ventre di Red-dedet, questi te lo porterà » . E la Maestà sua disse: « Ma desidero che tu mi dica chi è questa Red-dedet » . E Dedi rispose: « È la moglie di un sacerdote di Ra di Sakhebu, che ha concepito tre figli da Ra, signore di Sakhebu. Egli le ha detto che eserciteranno questo eccellente ufficio in tutto questo paese, e che il primogenito fra loro sarà gran sacerdote in Heliopolis » . Allora, a ciò, il cuore della Maestà sua si afflisse. E Dedi disse: « Ora che cosa ti prende, o re? È a causa dei tre ragazzi? E allora ti dico: tuo figlio, il figlio di lui, e poi uno di loro » . E la Maestà sua disse: « Quando partorirà, dimmi, questa Red-dedet? ». E Dedi disse: « Partorirà nel quindicesimo giorno del primo mese invernale ». E la Maestà sua disse: « Ella (dimora) nella regione del Canale dei Due Pesci, ed io stesso intendo porvi piede. Andrò a visitare il tempio di Ra, signore di Sakhebu » . E Dedi disse: « Ed io farò in modo che l'acqua si alzi quattro cubiti sulla regione del Canale dei Due Pesci » .
Indi la Maestà sua si portò al Palazzo. E la Maestà sua disse: « Che ...Dedi sia affidato alla casa del principe Hardedef, perché abiti con lui. Fissategli una dotazione di mille pezzi di pane, di cento giare di birre, di un bue, di cento fasci di porro ». E fu fatto secondo quanto la Maestà sua aveva comandato.
Ora uno di quei giorni avvenne che Red-dedet fosse presa dalle doglie del parto. Allora la Maestà di Ra di Sakhebu disse ad Iside, a Nephtys, a Mesekhent, ad Heket e a Khnum: « Su, andate a sgravare Red-dedet dei tre bambini che sono nel suo ventre, perché essi eserciteranno questo eccellente ufficio in questo intero paese. Costruiranno templi per voi, forniranno i vostri altari di vittime, riempiranno le vostre tavole di libazione, e vi presenteranno grandi offerte ». Allora queste divinità andarono, dopo aver assunto la forma di danzatrici, e Khnum era con loro e trainava la loro portantina .
E giunsero alla casa di Reuoser e lo trovarono che stava con la sua fascia per i fianchi pendente in disordine . Gli presentarono le loro collane e i loro sonagli. Ed egli disse loro: « Signore mie, attente perché qui c'è una donna che sta partorendo! ». Ed esse dissero: « Faccela vedere. Noi ci intendiamo di arte della levatrice » . Ed egli disse loro: « Entrate! ». Esse allora entrarono in presenza di Red-dedet, e si chiusero dietro la porta della stanza. E Iside si pose di fronte a lei, e Nephtys dietro, e Heket accelerò il parto. E Iside disse: « Non far resistenza nel suo ventre, come è vero che ti chiami User-ref » . Cosí il bambino venne fuori sulle sue mani, un bambino di un cubito con forti ossa, e sulle membra portava in oro la titolazione reale, e la sua benda per la testa era di veri lapislazzuli . Lo lavarono, tagliarono il suo ombelico, e lo posero su un lenzuolo sopra un mattone. E Mesekhent gli si avvicinò e disse: « Un re che eserciterà la sovranità in tutto il paese ». E Khnum diede salute al suo corpo .
E queste divinità uscirono, dopo aver sgravato Red-dedet dei tre figli. E dissero: « Sia contento il tuo cuore, Reuoser! Ecco, ti sono nati tre figli ». Ed egli disse loro « Signore mie, che cosa posso fare per voi? Vi prego di dare questa misura di orzo al vostro cocchiere e di prenderne anche per voi come pagamento, nei vostri vasi » . Cosí Khnum si caricò dell'orzo.
Ora, quando se ne tornarono al posto donde erano venute, Iside disse a queste divinità: « Che significa che noi siamo venute da lei e tuttavia non abbiamo compiuto prodigi, da poter fare una relazione al padre loro che mi mandò? ». Cosí esse formarono tre corone reali e le posero nell'orzo. E provocarono tempesta e pioggia in cielo, e tornarono alla casa . E dissero: « Scusateci, fateci lasciare qui l'orzo in una camera serrata fino a che torniamo » . E posero l'orzo in una camera serrata.
E Red-dedet si purificò con la purificazione dei quattordici giorni . E disse alla sua cameriera: « È stata preparata la casa? ». Ed ella le rispose: « È stata preparata con ogni buona cosa, salvo per i vasi che non si sono potuti portare » . E Red-dedet disse: « A che motivo, ti prego, non si sono potuti portare i vasi? » . E la cameriera disse: « Non tutto può andar bene qui, salvo per l'orzo delle danzatrici che è in una stanza chiusa con il loro sigillo ». E Red-dedet disse: « Scendi a prenderne una parte, e Reuoser le ricompenserà dopo che è tornato » .
Così la cameriera andò ad aprire la camera. E udì nella camera il suono di canti, musica, danze, festeggiamenti e tutto quanto si fa in onore di un re. Allora risalì e informò Red-dedet di tutto ciò che aveva udito. E Red-dedet girò nella camera, ma non riuscì a trovare il posto in cui tali cose avvenivano. Allora poggiò la tempia sulla ma-dia del grano e si accorse che il suono veniva da essa. E pose l'orzo in una cassa, pose questa in un altro forziere, la legò con una pelle, lo chiuse in un armadio che conteneva i suoi vasi, e serrò la porta.
E Reuoser tornò dal campo e Red-dedet lo informò della faccenda. Ed egli se ne compiacque grandemente, ed essi si misero a sedere e fecero festa.
Ora, dopo che molti giorni furono passati, Red-dedet era in collera con la sua cameriera per un certo motivo, e la punì con battiture. E la cameriera disse alla gente che era nella casa: « ... Ella ha partorito tre re. Io andrò a riferirlo alla Maestà del re Kheope » . Così andò e trovò il suo fratello maggiore dal lato materno che stava a legare fasci di lino sull'aia. Ed egli le disse: « Dove sei diretta, ragazzina? ». Ed ella lo informò di tutto. E suo fratello le disse: « E così saresti venuta da me ed io dovrei prendere parte al tuo tradimento? ». E prese un... fascio di lino gettandoglielo addosso e le diede un violento colpo. Allora la cameriera andò a cercarsi un poco di acqua, e un coccodrillo l'afferrò.
Allora il fratello andò a riferirne a Red-dedet, e trovo che Red--dedet stava seduta con la testa appoggiata alle ginocchia, e il suo cuore era straordinariamente triste. Ed egli le disse: « Perché sei così addolorata? ». E ella gli rispose: « È a causa di questa ragazza che è cresciuta in casa. Ecco, se ne è andata dicendo: " Vado a svelar tutto! " » . E piegò la testa, dicendo: «Signora mia, ella venne a dirmelo, ed io le diedi un colpo violento. Ed ella andò ad attingere dell'acqua e un coccodrillo l'afferrò »