Lessico molto generico relativo all'Egittologia

 

AMENTI Con questo nome veniva designato dagli antichi Egizi sia il regno dei morti situato a occidente e che il sole illuminava dopo il tramonto, sia una divinità dell'oltretomba, rappresentata iconograficamente da un uomo con una piuma sul capo.
AMSCHIR Sorta di turiboli usati durante le cerimonie funebri.
ANUBIS Dio dei morti degli antichi Egizi, veniva venerato in tutto l'Egitto, e la sua rappresentazione pittorica era quella di un uomo dalla testa di sciacallo quasi sempre seduto. Col diffondersi del culto di Osiride, perse d'importanza, e in ambito mitologico venne ritenuto il fratello dello stesso Osiride, del quale preservò la salma dalla corruzione. Gli Egiziani avevano la convinzione che procurasse il cibo ai defunti, dei quali proteggeva le mummie e le tombe.
API Gli antichi Egizi, quale espressione terrena del Dio Ptah, veneravano un toro nero con un segno bianco sulla fronte, e con le zampe, il ventre e il fiocco della coda dipinti di bianco. I suoi sacerdoti interpretavano gli oracoli che asserivano provenire da lui, a seconda del fatto che l'animale accettasse o rifiutasse il cibo che gli veniva offerto, oppure in base agli eventuali colpi delle zampe sul terreno. Il centro del suo culto era la città di Menfi.
BARI Imbarcazione funeraria fatta di corteccia di palma, sulla quale veniva trasportata la salma del defunto fino alla tomba. Era riccamente addobbata con drappi e fiori e, nel caso di salme di elevata posizione sociale, aveva anche dei musici che suonavano per tutto il tragitto.
BIBAN Et_MOLUK Necropoli situata a ovest di Tebe, nella quale si trova una notevole quantità di mastabe e di tombe, sia di re, che di principi e dignitari di Corte. Purtroppo molte di queste tombe sono state depredate nel corso dei secoli, per cui il materiale archeologico di questa valle è andato in pratica totalmente disperso.
BUBASTE Era la Dea egiziana della gioia, della musica e dell'amore. Raffigurata nelle pitture e nelle sculture in forma di gatto, questo animale era a lei sacro. La sua protezione veniva invocata contro gli spiriti malvagi, per cui la sua funzione nell'Aldilà era estremamente importante.
CANOPO Nome con il quale viene indicata una particolare urna funeraria nell'antico Egitto. Nelle tombe dei Faraoni quattro erano i canopi destinati alla conservazione delle viscere delle mummie. Di legno, di pietra, di alabastro o di terra smaltata, presentavano tutti la caratteristica di avere la parte inferiore ricoperta di geroglifici,
e i coperchi foggiati a testa d'uomo o di animale. Nella fattispecie, i canopi delle mummie avevano i coperchi che rappresentavano una testa di sciacallo, una d'uomo, una di falco, e una cinocefala, a rappresentare i quattro figli di Horus.
CARTIGLIO Anello ovale entro il quale è scritto il nome del Faraone, del principe, o di chi è sepolto nella tomba.
CHEFREN Faraone della tv Dinastia. Figlio di Cheope e padre di Micerino costruì una delle tre grandi Piramidi di Gizah. Si ritiene che la Sfinge di Gizah sia stata costruita sotto il suo regno, anche se esistono autorevoli teorie secondo le quali la costruzione del corpo della sfinge è databile intorno al 12.000 a.C. Solo la testa sarebbe stata costruita all'epoca di Chefren, e sistemata sul corpo preesistente.
CHEOPE Faraone egiziano della IV Dinastia, era figlio di Snefru e padre di Chefren. Di lui non si hanno molte notizie, e il suo nome è passato alla storia per aver costruito la più grande delle piramidi di GIZAH, conosciuta appunto come la Grande Piramide.
CINOCEFALO Etimo greco che vuol dire `dalla testa di cane'. Antica divinità egizia rappresentata da una testa di cane su un corpo umano, viene generalmente identificata con il Dio Thoth.
CRIOSFINGI Sfingi la cui testa, invece di essere leonina o umana, era quella di un ariete.
DINASTIA Tenendo conto delle particolari caratteristiche dovute ai diversi momenti storici, gli studiosi di egittologia - cominciando dagli inizi che situano intorno al 3000 a.C. - hanno suddiviso gli eventi che si svolsero nell'antico Egitto, in epoche in ciascuna delle quali i vari sovrani sono stati raggruppati in Dinastie, che hanno conservato a tutt'oggi la denominazione e il numero che attribuì loro lo storico Manetone, vissuto sotto il regno dei Tolomei. L'Antico Regno, che va dal 3000 al 2200 a.C., comprende le Dinastie dalla I alla VI, ed è seguito dal Primo Periodo Intermedio che, sotto i sovrani che vanno dalla VII alla X Dinastia, arriva fino al 2052 a.C. Quindi ecco il Medio Regno, che copre gli anni dal 2052 al 1778 a.C. con due sole Dinastie, la XI e la XII; dal 1778 al 1570 A.C. invece, abbiamo un Secondo Periodo Intermedio con le Dinastie dalla XIII alla XVII comprese, mentre dal 1570 al 935 a.C. sono quattro le Dinastie, la XVIII, la XIX, la XX e la XXI (questo periodo è passato alla storia come l'Età dei Ramessidi, dal nome di una serie di Faraoni famosi. Il periodo cosiddetto dinastico finisce nel 333 a.C., e gli anni compresi dal 935 al 333 a.C. vedono al potere i Faraoni delle Dinastie XXII/XXXI. Esistono due ulteriori epoche, quella Tolemaica (332/32 a.C.), e quella Romana (32 a.C./394 d.C.) - che però non sono accreditate di Dinastie.
FARAONE Termine egiziano con il quale venivano indicati i sovrani dell'antico Egitto. Di per sé il termine voleva dire `casa elevata', e solo a partire dalla XVIII Dinastia, servì a designare la persona del sovrano. Ma solo con la XXII Dinastia divenne un vero e proprio titolo premesso al nome del re. Molti i Faraoni famosi, da Ramses ad Akhenaton, da Imhotep a Tutmosis, per finire a Tutankhamen che sicuramente è il più conosciuto a livello mondiale.
GEROGLIFICO Uno dei circa 3000 segni che costituiscono la scrittura pittografica degli antichi Egizi. Sono immagini schematiche di oggetti naturali, e avevano un valore sia fonetico che ideografico. Usati in Egitto fino al 400 d.C., costituirono un vero enigma per gli studiosi, e solo nel 1799, dopo la scoperta della Stele di Rosetta, Champollion riuscì a decifrarli. Le pareti delle tombe nelle necropoli egizie, la parte esterna e interna dei sarcofagi, e i corridoi all'interno delle piramidi ne sono totalmente ricoperti.
GEROGRAFI Individui che esercitavano la divinazione nell'antico Egitto, e assistevano i Sacerdoti nei riti relativi all'imbalsamazione e alla sepoltura delle mummie.
GIZAH È la più importante delle necropoli situate intorno all'antica città di Menfi. Sede delle tombe dei Faraoni della IV Dinastia che la scelsero per primi, presenta anche tombe di altri membri delle famiglie reali, oltre a quelle di altri dignitari di Corte. Comunque, le tombe più importanti e che hanno creato la fama di Gizah, sono le tre piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, oltre naturalmente alla colossale statua della Sfinge. Attorno alle piramidi vi è un numero notevole di mastabe, esplorate solo parzialmente.
LA GRANDE PIRAMIDE Costruita a Gizah dal Faraone Cheope, le possibilità di questo nuovo tipo di tomba - già accennate nel sepolcro del Faraone Snofru - vengono sviluppate al massimo. La perfezione tecnica, ravvisabile anche nei più minuti particolari dell'edificio, fa affermare senza ombra di dubbio che nulla è stato lasciato all'improvvisazione. Per la prima volta vengono usati dei blocchi di pietra di proporzioni colossali - mediamente del peso di 250 chili e con qualcuno che arriva perfino a 15 tonnellate - che contribuiscono in maniera determinante al valore più importante di questo monumento, ossia la mole. Alta in origine 146 metri, sopravanza di dieci metri quella di Chefren, e di ben ottantasei quella di Micerino, che sono le uniche due in grado di rivaleggiare con lei quanto a dimensioni.
HAPI Dio egiziano del Nilo, veniva rappresentato in forma del tutto umana, ma vestito dimessamente col costume tipico dei pescatori. Lo troviamo spesso raffigurato nelle tombe e nei sepolcri, carico di cibi e frutta che distribuisce ai defunti.
HATHOR Divinità egizia venerata soprattutto nella città di Dendera, veniva rappresentata come una giovane dalle corna e le orecchie di una giovenca. Il suo nome - casa di Hor - mostra chiaramente come fosse la personificazione della volta celeste. È importante anche in ambito funerario, dato che era la Dea che dissetava e purificava i morti nell'Aldilà. Il sistro era lo strumento musicale a lei sacro.
HORUS Dio del cielo e della luce, nella mitologia egizia è il fratello di Seth, Dio dell'oscurità e della terra. Per vendicare Osiride che è stato ucciso da Seth ingaggia con quest'ultimo un'aspra lotta che si conclude con la morte di Seth. Raffigurato coree un uomo dalla testa di falco, era considerato l'antenato divino dei Faraoni nei quali si reincarnava.
KA Questa parola egizia della quale non è ancora (lei tutto chiaro l’esatto significato, sta a indicare un doppio incorporeo dell'individuo. Certo è che - nella mitologia egizia consentiva alle persone di esistere nell'Aldilà. per cui è solo nell'Oltretomba che si manifestava compiutamente Unica eccezione era quella costituta dai Faraoni i quali, essendo di natura divina, già lo possedevano nella vita terrena.

KHONSU In origine una divinità lunare, veniva di solito rappresentata come una mummia che recava sul capo il disco lunare in fase crescente, e con in mano tre diversi scettri

IERACOCEFALO Figura umana dalla testa di sparviero. Secondo gli egittologi, questa era la raffigurazione pittorica del Dio RA. Il suo culto aveva profonde radici soprattutto nella città di Ieracompoli-1'odierna Kom-el-Abmar - che è una delle più antiche dell’Egitto. Notevole il quantitativo e la varietà di materiale archeologico ivi trovato, ma di particolare importanza è una pittura tombale che risale al periodo antecedente la I Dinastia.

IMBALSAMAZIONE Operazione mediante la quale si cerca di impedire la decomposizione dei cadaveri, conservando l'aspetto esteriore che aveva il defunto tll momento della morte. Il livello più alto nel campo dell’imbalsamazione fu conseguito nell'antico Egitto, e precisamente nel periodo dinastico. Le mummie giunte sino a noi dimostrano quale grado di eccellenza avessero raggiunto gli imbalsamatori egiziani, ove si pensi che questi reperti hanno la rispettabile età di 2/3000 anni, e si sono conservati perfettamente. II procedimento di imbalsamazione delle mummie egizie oggi è andato perso, ma si sii che le viscere venivano estratte da un taglio praticato in un fianco del cadavere, mentre il cervello veniva fatto uscire o dalle narici, o da un taglio alla base della nuca. Successivamente, le cavità ricavate dalle asportazioni dei visceri venivano riempite con miele, oli balsamici, mirra, salnitro, e altre misture il cui segreto era gelosamente custodito dai sacerdoti, dai taricheuti e dai paraschisti.

ISIDE senza dubbio la Dea più importante dell'antica mitologia egizia Venerata soprattutto nel delta del Nilo, era la sposa di Osiride e, dopo l’uccisione di quest'ultimo, ne ricercò il corpo, quindi, dopo avergli ridonata la vita generò con lui Horus il quale ne vendicò la morte. Veniva rappresentata come una figura femminile recante sulla testa un copricapo costituito dal disco del sole sorretto da due corna di bue, e con in mano il sistro e la situla.
MASTABA Parola araba con la quale si designa un particolare tipo di monumento sepolcrale egiziano dell'Antico Regno. Di pianta rettangolare, i lati variano da un minimo di due metri fino a cinquanta. Negli esemplari più antichi, il corpo della costruzione è tutto compatto all'infuori di un pozzo che, aprendosi sulla sommità della mastaba, finisce in basso dentro la camera funeraria. Una volta che la salma veniva deposta nella carnera funeraria, il pozzo veniva completamente riempito di sabbia e altro materiale da riporto. AI tempo della V e VI Dinastia, la mastaba subisce una trasformazione radicale, nel senso che il blocco viene suddiviso in parecchi vani, sui muri dei quali sono dipinte delle false porte, per depistare chi voleva raggiungere la stanza dove si trovava il cadavere. Mentre all’inizio non vi erano decorazioni all'interno, con la creazione dei vani le pareti si moltiplicano, ed è così che abbiamo un sempre maggior numero di pitture murali attinenti in genere alla vita del defunto. La mastaba è senza alcun dubbio una forma di sepolcro meno monumentale delle piramidi, delle quali costituisce l'antesignana. L'espressione più importante della mastaba viene raggiunta con la piramide a gradini di Zoser a Saqqara, che in pratica è costituita da sei mastabe sovrapposte.
MICERINO Faraone della IV Dinastia, regnò sull'Egitto verso la fine del 2600 a.C. Figlio di Chefren, eresse la terza, in ordine di grandezza, delle piramidi di Gizah.
MUMMIA Cadavere imbalsamato: con questo procedimento gli antichi Egizi cercavano di conservare il più a lungo possibile i corpi dei defunti, in previsione del loro utilizzo per una vita futura. La salma, privata delle viscere, veniva riempita di una mistura composta di miele, mirra, salnitro, e altre erbe triturate, dopo di che veniva cosparsa di olio di lino e completamente avvolta in bende, sì da non lasciare scoperta alcuna parte della pelle. Successivamente, un composto a base di pece serviva a impermeabilizzare il cadavere, che veniva depositato in uno o più sarcofagi.
NEFTI Dea egizia sorella di Iside, accompagnò quest'ultima nella ricerca del cadavere mutilato di Osiride che era stato ucciso da Seth Considerata una Dea funebre, spesso veniva raffigurata insieme a Iside nelle pitture e nelle sculture sepolcrali a protezione dei defunti.
NEPENTE Prodigiosa pianta egizia che faceva dimenticare ogni dolore. Ne veniva fatto ampio uso durante i banchetti funebri.
NOMO Regione o distretto dell'antico Egitto. Ognuno faceva capo a una città ed era completamente autonomo: questa caratteristica, che prevedeva anche proprie divinità e tradizioni, fu conservata anche in età storica.
OSIRIDE Dio egizio fratello di Iside, Nefti e Seth. Proditoriamente ucciso e fatto a pezzi da Seth, dopo che le varie parti del suo corpo furono pazientemente ricercate e ritrovate da Iside e da Nefti, riacquistò la vita e, insieme a Iside, generò Horus che lo vendicò uccidendo a sua volta Seth. Divinità funeraria per antonomasia, era il Signore del Regno dei Morti. Fu particolarmente caro agli Egizi, tanto che il suo culto sopravvisse anche in epoca romana.
PARACHISTI FRa gli addetti all'imbalsamazione erano coloro che procedevano a effettuare i tagli dai quali venivano fatte uscire le viscere dei cadaveri destinati a diventare mummie.
PIRAMIDE In Egitto l’inizio costruzione delle piramidi lo si può colIocare in Epoca dinastica, e mediamente durante la I Dinastia quando i sovrani entrarono nell’ordine d'idee che le loro tombe dovevano differenziarsi da quelle della gente comune. Tale differenziazione permarrà per tutto l'arco dell'antica civiltà egiziana, che vedrà i Faraoni protesi a edificare dei mausolei funebri sempre più imponenti. E opinione comune quella di identificare con la piramide a gradini di Zoser il primo esempio di tale tipo di costruzione, anche se, in questo caso, ci troviamo di fronte a un complesso di sei mastabe sovrapposte. Come esempio transitorio dal tipo di piramide a gradini a quello classico, posiamo citare la piramide di Snofru che, iniziata come piramide a gradini, proseguì poi come piramide classica, anche se non fu portata a termine. Sempre del periodo di Snofru vi è però un'altra piramide - a Dashur -che, alta 100 metri e con i lati di 213 metri, è sicuramente piramidale nel senso più completo del termine. E però con le tre grandi piramidi di Gizah, e per la precisione quella di Cheope, quella di Chefren, e quella di Micerino, che la piramide egizia raggiunge la sua espressione più completa. Alte rispettivamente 146, 136 e 66 metri, e con una base di oltre 200 metri di lato, presentano una volumetria che ne fa delle vere e proprie montagne artificiali. Dopo la IV Dinastia, cui appartengono queste piramidi, tale tipologia di monumenti funebri si sposta a Saqqara e ad Abu-Sir, ma le nuove costruzioni non reggono assolutamente il confronto con le precedenti, né per la mole, né per l'accuratezza dei particolari: la tecnica infatti è quanto mai approssimativa, il rivestimento in calcare non esiste più e, soprattutto, non vengono più usati i blocchi di pietra, ma solo mattoni pieni. Solo con la XII Dinastia la piramide acquista nuovamente una certa importanza come monumento funebre: infatti, anche se si continuano a usare i mattoni, le piramidi di Sesostri I e quelle di Amenemhet I e III rinverdiscono i fasti delle piramidi di Gizah. L'ultimo gruppo di piramidi a essere edificate è quello che si deve ai re etiopici, che ne costruiscono parecchie a Napata e a Meroe. Va precisato che, mentre queste ultime piramidi hanno al loro interno una camera assai ampia, tutte le altre sono prive di ambienti praticabili. Solo la Grande Piramide ha un sistema abbastanza complesso di corridoi e di camere funerarie, oltre a diversi vani che servono a scaricare il peso dell'enorme costruzione. In genere, al culto funerario sono destinati degli altri edifici, o situati immediatamente a ridosso della piramide, o a questa collegati tramite corridoi a cielo aperto o passaggi interrati. La costruzione delle piramidi, e in particolare modo di quelle di Gizah, pone tutta una serie di interrogativi ai quali solo in parte è stata data una risposta. Molti studiosi si chiedono infatti come sia stato possibile conseguire una tale precisione nell'esecuzione di lavori che oggi risulterebbero problematici pur disponendo delle tecniche odierne; come si siano potuti trasportare massi anche del peso di quindici tonnellate a più di cento metri d'altezza; come si sia potuto far lavorare contemporaneamente le masse di operai necessarie a effettuare i lavori; come si siano potute affrescare intere pareti al buio senza lasciare la pur minima traccia di fumo proveniente dalle torce necessarie all'illuminazione, e così via dicendo. Queste sono solo alcune delle molte domande che non hanno una spiegazione valida ma, per quanto ci è dato di conoscere della scienza degli antichi Egizi, dobbiamo senz'altro scartare tutte quelle ipotesi che si rifanno a conoscenze matematiche di ordine superiore: l'unica cosa che possiamo affermare con sicurezza è che le piramidi sono l'espressione di una civiltà che ha saputo risolvere una serie notevole di problemi estremamente complessi.

PSCHENT E’ la doppia corona simbolo dell'Alto e Basso Egitto.

PSICOSTASIA Procedimento in base al quale, dopo la morte, il defunto viene accompagnato davanti a Osiride, e lì Thoth mette sui piatti di una bilancia il cuore e la verità di colui che viene sottoposto a giudizio. A questo punto l'esaminato recita una litania in base alla quale nega o confessa i peccati che ha commesso durante la sua permanenza sulla Terra. Se i piatti della bilancia rimangono in equilibrio, il defunto ha diritto all'Aldilà, mentre, in caso negativo, viene annullato per l'eternità.
PTAH Divinità antichissima, come importanza veniva dopo Amon e Ra nella mitologia egizia. Raffigurato come una mummia, era considerato il creatore degli uomini e degli dei, ed era anche ritenuto il Dio della rettitudine.
RA Dio egizio del sole venerato soprattutto a Eliopoli, veniva rappresentato o come ieracocefalo o antropomorfo. All'epoca della V Dinastia diventa il Dio più importante dell'Egitto, e i Faraoni vengono considerati suoi figli. A parte le altre valenze, ha anche una notevole importanza a livello funerario, dato che i morti venivano giudicati davanti a lui. Frequente è la sua rappresentazione pittorica su una barca mentre attraversa l'arco del cielo. Il disco del sole che porta sempre sulla fronte, è avvolto dall'ureo.
SAQQARA Attuale cittadina dell'Alto Egitto, all'epoca dell'antica Menfi ne fu la necropoli. Vi sono situate molte delle tombe dei Faraoni della i Dinastia ma, senza alcun dubbio, la più famosa e conosciuta è la piramide a gradini di Zoser. Alta circa 60 metri e costituita da sei mastabe sovrapposte, rappresenta sicuramente il primo caso di piramide monumentale. A1 di sotto della piramide vi è una serie infinita di corridoi e cunicoli la cui esplorazione è tuttora in atto, e che dall'appartamento funerario vero e proprio raggiungono parecchi ambienti che servivano alla celebrazione del giubileo regale tiri po' trascurata durante la IV Dinastia a favore di altri insediamenti sepolcrali quali Gizah e Abu Rosh, alla fine della V Dinastia conobbe nuovamente un periodo di splendore. Il Faraone Onnos vi costruì la propria piramide, così come anche la maggior parte dei Faraoni della VI Dinastia. Comunque Saqqara è famosa per la notevole quantità delle maastabe ivi rinvenute - oltre duecento -delle quali ben 70 sono della V
Dinastia e 60 della VI. Una menzione particolare merita la mastaba di Mereruka che ha ben 32 stanze. Anche se il periodo migliore di Saqqara è quello dell'Antico Regno, durante il Medio e il Nuovo Regno vennero costruite piramidi di una certa importanza, come per esempio quella del Faraone Haremhab della XVIII Dinastia, che purtroppo è andata completamente distrutta.
SARCOFAGO Questo termine sta a indicare quei manufatti creati per accogliere e custodire le salme dei defunti. Presenti in tutte le civiltà sin dai tempi più antichi, potevano essere di granito, di legno, di metallo, e di marmo. In Egitto vediamo che, all'inizio dell'epoca storica, appaiono i primi sarcofagi in legno a forma di semplici casse. Va subito precisato che i sarcofagi erano di due tipi fondamentali: a cassone, o di tipo antropoide. Il tipo a cassone è sicuramente il più antico, e se ne sono trovati di molto belli tra quelli appartenenti a personaggi della III della IV e della V Dinastia. Di pietra squadrata, continuano ad apparire durante il Medio e il Nuovo Regno fino a epoca tarda, ma poi il legno diventa il materiale più usato, e la decorazione all'esterno è fatta di pitture. Esisteva la possibilità che i sarcofagi venissero posti uno dentro l'altro e, in questo caso, era del tutto indifferente che si trovassero all'esterno quelli in pietra e all'interno quelli in legno, o viceversa. Nella tomba di Tutankhamen il sarcofago di pietra del Faraone era rinchiuso in altri quattro di legno. Le pareti di questi ultimi erano riccamente decorate di geroglifici e immagini di cibi e oggetti cari al defunto. II tipo di sarcofago antropoide, o a forma di mummia, riproponeva in pratica le fattezze dei cadavere che si trovava all'interno. Questi involucri - di cartapesta pressata a partire dalla vi Dinastia - diventano di legno nel Medio Regno, epoca questa che rappresenta il culmine di tale tipo di sarcofago quanto a ricchezza di decorazioni, intarsi e ageminazioni in oro. Invece, durante il Nuovo Regno, i sarcofagi sono anche di pietra, e ripetono all'esterno l'intera figura dei defunto, dalla testa ai piedi. Per tornare a Tutankhamen, nel sarcofago di granito di cui si è detto prima (quello contenuto entro le quattro casse di legno) vi erano tre contenitori antropomorfi, due dei quali erano lignei mentre quello più interno -che racchiudeva la mummia del Faraone - era d'oro. Infine, i sarcofagi dell'ultimo periodo mantengono solo la forma della testa, rinunciando a delineare il resto del corpo.
SERAPIDE Divinità egizia il cui culto ha origine nella città di Menfi all'epoca della I Dinastia dell'Antico Regno. È strettamente collegata al toro Api.
SETH Dio egizio onorato in origine nell'Alto Egitto. Fratello di Horus e di Osiride spesso era in conflitto con qualcuno dei due. Fu molto importante all'epoca della i Dinastia, quando alcuni Faraoni si considerarono incarnazioni sue invece che del Dio Horus com'era d'abitudine. Scemata la sua importanza, tornò in auge al tempo degli Hyksos, che lo consideravano la loro divinità nazionale quale protettore delle armi e della guerra. Nella mitologia egizia uccide Osiride, ma viene a sua volta ucciso dal di lui figlio. È rappresentato come un uomo dalla testa di animale, le cui caratteristiche sono il lungo muso e le orecchie rettangolari.
SFINGE È rappresentata abbastanza di frequente nell'arte antica. In Egitto veniva raffigurata come un essere dal corpo di leone e la testa umana, in genere quella di un Faraone. La parte umana si innesta nel torso leonino e, al posto della criniera, c’è il tipico copricapo reale a guisa di cappuccio con due alette che scendono a coprire le orecchie fino al torace, e con 1'ureo sulla fronte. Generalmente il corpo è accosciato, e solo occasionalmente è femminile: in questo caso rappresenta figure di Dee o Regine. In genere le Sfingi venivano disposte sempre appaiate, ed erano sistemate all'ingresso dei templi o all'inizio e lungo i viali che conducevano ai templi stessi. La Sfinge più famosa è senza alcun dubbio quella di Gizah, ricavata da un enorme monolite di roccia, e che raffigura il Faraone Chefren, vicino alla cui piramide appunto si trova. Lunga 57 metri e alta 20, nei secoli passati fu più volte coperta dalla sabbia del deserto, tant'è che i Tolomei le elevarono tutt'intorno delle cinte murarie per proteggerla dalla sabbia. È opinione degli studiosi che la testa della Sfinge di Gizah sia posteriore alla costruzione del corpo, per cui la statua originale doveva essere più antica rispetto all'epoca di Chefren, quando appunto la testa venne sistemata sul resto della struttura. Esistono tutta una serie di teorie, peraltro non totalmente dimostrate, secondo le quali la Sfinge di Gizah fu costruita intorno all'anno 12.000 a.C., il che starebbe a significare che non sarebbe opera degli antichi Egizi, ma di una civiltà a essi antecedente, o comunque diversa.
SICOMORO Tipo di legno usato di preferenza nella costruzione dei sarcofagi lignei.
TARICHEUTI Una volta che i paraschisti avevano provveduto alla deviscerazione delle salme, i taricheuti procedevano all'imbalsamazione vera e propria, immettendo nel corpo dei defunti oli balsamici, miele, salnitro e quant'altro.
THEI Dea egizia della giustizia, venerata in particolare modo a Menfi. Era raffigurata con i paraocchi perché il suo giudizio non venisse distolto da eventi non attinenti il caso in esame.
THOTH Dio egizio il cui culto era venerato principalmente a Ermopoli, dove lo si riteneva il più grande degli Dei. Veniva rappresentato come un uomo dalla testa di ibis, e a volte con quella di un babbuino. Alleato di Osiride, era venerato come Dio della scrittura e delle formule magiche, ma il suo compito più importante era quello di amministrare la giustizia nell'Aldilà, dove pesava le anime dei defunti.
TUTANKHAMEN Faraone della XVIII Dinastia, regnò dal 1358 al 1349 a.C., e morì a soli diciotto anni di tubercolosi. Salito al potere dopo Ekhnaton, ripristinò il culto di Amon ponendo fine alla riforma religiosa di Amenofi IV, che aveva abolito il vecchio pantheon degli Dei egizi a favore dell'unico Dio Aton. Sovrastato psicologicamente data la sua giovane età e le non buone condizioni di salute, dalla madre e dai sacerdoti trovò uri valido aiuto nell'azione di governo de parte del generale Haremhab. Una missione inglese, guidata da lord Carnarvon e da Howard Carter, nel 1922 scoprì la sua tomba intatta, e questo ritrovamento, che da molti studiosi viene considerato il più importante relativamente alla civiltà dell'antico Egitto, fece sì che il suo nome acquistasse una fama mondiale.
URLO L'Ira il serpente sacro che veniva spesso raffigurato sulle tombe o sui copricapi dei Faraoni come simbolo del potere supremo. Era altresì quasi sempre presente sulle rappresentazioni pittoriche dei Faraoni riprodotte sui sarcofagi.
VALLE DEI RE Si trova nelle montagne a ovest della città di Tebe, in Egitto. Di natura rocciosa, presenta sui fianchi le tombe dei Faraoni della XVIII, XIX e XX Dinastia che, scavate in profondità, arrivano anche a cento metri in basso. Per giungere alle tombe vere e proprie, vi sono scale, corridoi, e parecchie camere e camerette laterali: infine, una o più sale costituiscono l'anticamera della stanza dove si trova il sarcofago con la mummia. Anche se la maggior parte di queste tombe conteneva le mummie dei Faraoni, ce ne sono alcune di Regine, e altre di alti dignitari. A tutt'oggi sono state scoperte una settantina di tombe, ma di queste solo una quindicina sono visitabili dal pubblico.
ZOSER Faraone fondatore della III Dinastia, spostò la capitale dell'Antico Regno a Menfi, e lì vicino, a Saqqara, fece erigere in quella che sarebbe diventata un'enorme necropoli, la prima piramide monumentale a gradini. Degno di nota è il fatto che l'architetto che costruì la piramide di Zoser era il famoso Imhotep, che in seguito venne divinizzato.